Uso dell’acqua marina sintetica

Per prepararla occorrono i sali marini e l’acqua dolce.

Molti acquariologi preferiscono utilizzare l’acqua proveniente da impianti ad osmosi inversa in quanto l’acqua del rubinetto spesso contiene dei nitrati ed altre sostanze chimiche.  Io preferisco utilizzare l’acqua del rubinetto, la mia ha un contenuto medio di nitrati di circa 10 mg/litro.  I sali, ovviamente vanno acquistati nei negozi del settore, è assolutamente vietato usare il comune sale da cucina, come abbiamo già visto rappresenta solo una piccola parte dei sali disciolti nell’acqua del mare.  Non esistono sali marini per il mediterraneo, la composizione dei sali di quest’ultimo è perfettamente identica a quella degli oceani, cambia solo a densità.  Quindi scegliamo una confezione di sali marini di buona qualità.  Dico subito che non tutti i sali hanno una resa identica!  Mi spiego meglio: in teoria per preparare 10 litri di acqua mediterranea dovrebbero essere necessari 380g (38g/l. x 10 litri) di sali. In realtà solitamente bisogna utilizzarne di più per avere la giusta salinità. Nella mia esperienza ho scoperto che marche diverse necessitano di dosaggi diversi. Con alcuni sali basta calcolarne circa 46g per litro, con altri bisogna usarne 53g per litro.  Come mai succede questo?  Solitamente nelle confezioni che rendono di meno il sale, pur essendo contenuto in un sacchetto di nylon ermetico, ha l’aspetto umido, quindi 2 Kg di questi sali corrispondono ad un peso netto di sali inferiore, il resto è acqua.  Altri hanno un aspetto perfettamente asciutto, quindi acqua non dovrebbero contenerne. Tutti lasciano un residuo insoluto sul fondo dei contenitori usati per la preparazione dell’acqua marina.   Conviene quindi provarne di diverse marche, quindi scegliere quello che rende di più. Una volta scelto il tipo di sali che preferiamo conviene usare sempre lo stesso, veniamo facilitati nel calcolare il quantitativo di sali necessario per preparare la nostra acqua.   Ora che abbiamo i sali e l’acqua come dobbiamo fare?  Bisogna distinguere fra il primo riempimento della vasca e la preparazione dell’acqua per i successivi cambi parziali.

Primo riempimento dell’acquario.

Una volta che sono state sistemate la sabbia di fondo, le rocce, i materiali filtranti, gli accessori tecnici, etc., riempiamo per un terzo l’acquario con acqua dolce. Pesiamo il giusto quantitativo di sali (calcolandolo in 38 grammi moltiplicato i litri di capacità della vasca) e lo vuotiamo in uno scomparto vuoto del filtro.  Proseguiamo fino a versare acqua finchè la vasca non è piena.  A questo punto mettiamo in funzione le pompe, l’aereazione e l’illuminazione.  L’acqua avrà un aspetto torbido, biancastro.  Dopo circa 24 ore l’acqua sarà limpida. Misuriamo la densità e la temperatura e ricaviamo la salinità con le tabelle.  In base al valore ottenuto, se è inferiore a 38 aggiungeremo dei sali ed il giorno successivo ripetiamo le misurazioni. Andremo avanti così finchè l’acquario non avrà la giusta salinità.  Niente di complicato, forse solo un po’ noioso.

Preparazione dell’acqua per i cambi parziali.

E’ necessario possedere un recipiente in grado di contenere il quantitativo d’acqua necessario al cambio. E’ bene che sia di vetro. Riempiamo il recipiente con l’acqua e lasciamo riposare 24 ore, meglio se nel recipiente c’è una pietra porosa in funzione.  Il giorno dopo pesiamo il giusto quantitativo di sali e li versiamo nel recipiente. Dopo almeno 24 ore misuriamo la densità e la temperatura e ricaviamo la salinità con le tabelle. Se non conosciamo ancora bene la resa dei sali che usiamo avremo una salinità inferiore alla desiderata e dovremo aggiungere sali ed aspettare ancora 24 ore per ripetere l’operazione. Se la salinità è quella giusta l’acqua è pronta per il cambio.

Come recipiente io uso una damigiana in vetro a bocca larga in cui ho inserito una pietra porosa che, oltre ad aerare l’acqua, provvede anche a rimescolare i sali facilitandone lo scioglimento.

E’ evidente che fra riempimento del recipiente ed il momento in cui l’acqua è pronta per l’uso passano alcuni giorni. E’ quindi necessario prepararla per tempo.

A mio avviso, se si utilizza l’acqua marina artificiale è utile,  almeno una volta all’anno, effettuare un cambio parziale utilizzando acqua di mare naturale.