Sottordine Anabantoidei
Sono
caratterizzati dalla presenza del labirinto.
In alcuni di questi pesci le pinne pettorali sono state trasformate in lunghi filamenti utilizzati come organi tattili e che sono dotate di terminazioni gustative.
Hanno poche esigenze per quanto riguarda le caratteristiche chimiche dell’acqua, mangiano di tutto.
Amano una vegetazione fitta dove si possano rifugiare in caso di pericolo. Si possono allevare nell’acquario di comunità e vanno bene per l’acquariofilo principiante. E’ bene tenerli a coppie, si possono anche tenere più coppie della stessa specie. Purchè il numero dei maschi non superi mai quello delle femmine. Eccezione alla regola è il betta splendes: due maschi nello stesso acquario danno origine a furibonde lotte che terminano con la morte di uno dei due contendenti, spesso muoiono entrambi.
E’ una particolare conformazione della camera branchiale che permette l’utilizzazione dell’ossigeno atmosferico. E’ bilaterale, cioè ogni pesce possiede due labirinti, uno a destra ed uno a sinistra. Si tratta di due camere, poste sopra le cavità branchiali, formate da un labirinto di lamelle ossee, rivestite da una delicata mucosa che è riccamente irrorata da una fitta rete di capillari sanguigni. Sono in comunicazione con le camere branchiali ed un dotto, dotato di una valvola, li mette in comunicazione con la faringe.
Il labirinto permette a questi pesci di assorbire, respirare, l’ossigeno atmosferico, che inalato dalla bocca, attraverso la faringe, raggiunge il labirinto. Le branchie degli anabantidi non sono perfettamente funzionanti, per cui se si impedisce a questi pesci di raggiungere la superficie dell’acqua muoiono soffocati (annegati!). I labirintici, quindi, sono soliti assumere aria atmosferica e sono sensibili a quella fredda per cui è necessario dotare l’acquario di coperchio in modo che l’aria sopra il livello dell’acqua rimanga calda e con il giusto grado di umidità.
Famiglia Belontiidae
Tricogaster tricopterus sumatranus