L'ACQUARIO TROPICALE D'ACQUA DOLCE
L’ARREDAMENTO
Una
vasca contenente solo acqua e pesci sarebbe una ben misera cosa
da vedere.
Quindi bisogna arredarla.
E’
indispensabile far notare che ogni materiale che viene
introdotto in acquario
deve essere chimicamente inerte, non deve cioè cedere sostanze
che si possano
rivelare nocive.
Per
prima cosa bisogna provvedere a ricoprire il fondo con della
sabbia grossolana, circa 1 mm di granulometria. Il
suo compito è quello di fungere da supporto per le piante.
Può essere comprato nei negozi di acquari.
Non deve essere acquistato nei negozi per piante,
conterebbe concimi, o
di materiali per l’edilizia, conterebbe cemento.
Se lo raccogliamo in natura occorre verificare che non
sia calcareo,
usando una minima quantità di acido cloridrico (tale prova è
meglio farla
anche se si è comprato in un negozio di acquari !), che
non contenga ferro (usare una comunissima calamita), che non sia inquinato (questa è la
verifica più difficile).
La
sabbia, qualunque ne sia la provenienza, deve essere ben
sciacquata fino a
quando l’acqua risulti assolutamente limpida e pulita.
Quindi la collochiamo sul fondo della vasca in uno strato
di circa 3-5
cm. avendo l’accortezza di inclinare lo strato in modo che la
parte più alta
si trovi verso il vetro posteriore e la più bassa verso il vetro
anteriore.
Sassi e legni
E’
bene arricchire l’arredamento con rocce e legni che simulino le
radici
lasciate scoperte sul fondo di fiumi e laghi.
Per
le rocce valgono le stesse precauzioni consigliate per la
sabbia.
Devono essere il più frastagliate possibile, ma non
devono presentare
bordi vivi o punte acuminate contro cui i pesci si possano
ferire urtandole.
Un tempo i legni si potevano raccogliere fra
quelli spiaggiati dopo
una mareggiata scegliendo i più contorti.
Oggi l’inquinamento dei nostri mari proibisce la cosa. Vanno acquistati nei negozi
d’acquari. Sono radici di torbiera
fossili, assolutamente
privi di sostanze nocive, contengono anzi acidi umici molto
utili.
Le
pietre vanno conficcate nella sabbia in modo ben stabile non
devono
assolutamente crollare (potrebbero spaccare un vetro!
oppure ferire dei pesci), se è il caso vanno dotate di un
robusto
piedistallo (verrà poi occultato dalla sabbia) formato da una
mattonella a cui
vanno incollate con collanti epossidici.
Le
radici di torbiera devono essere ammollate in un secchio d’acqua
finché non
affondano. Se
non vengono
fissate bene al fondo hanno il vizio di spostarsi.
Per fissarle bene è utile usare un filo di nylon che le
leghi ad un
pezzo di mattonella collocato sotto la sabbia.
Se si fissa il nylon alle estremità e si ricoprono di
sabbia viene
perfettamente occultato.
Può
essere anche molto utile procurarsi una mezza noce di cocco,
dopo aver
accuratamente svuotato il guscio ed averne grattato la parte
interna , occorre
farlo bollire per una decina di minuti.
Oltre ad essere molto bello a vedersi è anche una tana
molto gradita ai
pesci.
Talvolta
si vedono acquari con modellini di navi affondate, brocche,
anfore, ecc.
A me non sono mai piaciuti, comunque i gusti sono gusti.
Sfondo
Non
esiste niente di più sgradevole che vedere la tappezzeria del
muro attraverso
l’acquario. Occorre
quindi
dotare la vasca di uno sfondo che occulti il muro dietro
l’acquario.
Esistono due metodi.
Il primo e più semplice è quello di fissare al vetro
posteriore
(esternamente alla vasca, ovviamente!) con del nastro adesivo un
foglio di
cartoncino. Deve
essere delle
stesse dimensioni del vetro, senza giunte.
Può essere in tinta unita, scegliendo colori tenui e
neutri come il
grigio chiaro o sue tonalità sul verde o azzurro.
Può essere a tinte mimetiche come le carte per presepi. Se ne abbiamo la capacità possiamo
anche dipingerla
con i colori a olio.
In
commercio esistono dei bellissimi sfondi in materiale
plastificato che sono la
fotografia di meravigliosi acquari; questi ultimi
migliorano anche l’effetto di profondità.
Occorre
però tener presente che anche il vetro posteriore si ricopre con
una patina di
alghe e che non è comodissimo pulirlo.
Se si usa uno sfondo fotografico il vetro posteriore deve
essere sempre
pulitissimo. Con
gli altri
sfondi una patina di alghe migliora l’effetto.
Il secondo metodo, più esteticamente valido (ha però il
difetto di ridurre lo
spazio all’interno della vasca e diminuirne l’effetto di
profondità)
consiste nel procurarsi una lastra di materiale plastico
atossico, delle stesse
dimensioni del vetro posteriore, alla quale incolleremo sabbia,
pietre e legni.
Tale lastra andrà poi ben fissata al vetro posteriore,
all’interno
della vasca, avendo l’accortezza che aderisca perfettamente al
vetro senza
lasciare alcun spazio. Alcuni aquriofili usano una lastra
di polistirolo
espanso dello spessore di almeno 5 cm che poi scolpiscono con
una fiamma ( o con
un phon per sverniciare) e la colorano con coloranti atossici e
resistenti
all’acqua.
Nel
progettare l’arredamento dell’acquario bisogna ovviamente tener
presente il
tipo di acquario che si vuole realizzare, le esigenze dei pesci
e delle piante
in esso contenute. Si
possono
realizzare acquari tematici (sud est asiatico, amazzonico,
lacustri, stagni,
fiumi di pianura, torrenti, etc.), “acquari olandesi”, etc.
Qualsiasi
tipo di acquario si intenda allestire è di massima importanza
tener conto dei
punti di richiamo.
Per
trovarli occorre applicare al disegno la sezione aurea (vedere
figura).
Nella
progettazione occorre far uso di un foglio di carta con disegno
a scala naturale
(1/1) del vetro di fondo dell’acquario ove, ovviamente avremo
segnato i punti
di richiamo. Su di esso si disegnerà
l’arredamento in pianta e,
dopo, si collocheranno su di esso le varie strutture per avere
una prova visiva
(dal vero) del risultato.
E’
bene precisare che se la vasca è piccola (60x30 cm.)
l’arredamento dovrà
essere il più semplice possibile, solo nelle vasche più grandi
questo potrà
divenire complesso.
In una vasca piccola ci limiteremo a posizionare due pietre oppure due legni, di dimensioni e forma diverse, in due punti di richiamo. Le piante completeranno l’opera avendo l’accortezza di posizionarne una di forma, dimensioni e colore particolare in un punto di richiamo. Il buon gusto personale completerà l’opera.
Se
la vasca è invece più grande allora si dovranno progettare
terrazze
sopraelevate rispetto al restante fondo, usare sia le pietre sia
i legni.
I lavori per arredare l’acquario
Una
volta che si è stabilito il punto dove collocare l’acquario e se
ne è
disegnato il progetto definitivo si può cominciare a montare il
tutto.
Per prima cosa si colloca il basamento della vasca nel
suo posto
definitivo. Lasciare sempre un pò di spazio fra il mobile ed il
muro, in modo da poter lavorare al vetro prosteriore (una decina
di cm). Occorre provvedere a mettere perfettamente in bolla il piano del supporto. Ogni
minima inclinazione del piano verrebbe evidenziata dal livello
dell'acqua in vasca che risulterebbe inclinato rispetto al bordo
della vasca stessa, risultando molto brutto a vedersi. Quindi vi
si posiziona la vasca avendo l’accortezza di frapporre
del polistirolo fra essa ed il supporto onde evitare la rottura
del vetro di
fondo.
Si colloca lo sfondo.
Si colloca il materiale filtrante dentro il filtro, la
pompa ad
immersione e la si collega ai tubi, si mette in posizione il
riscaldatore (non
collegarlo mai alla corrente se non è immerso in acqua
altrimenti il vetro
della provetta si rompe), si predispongono le lampade (alcune
sarà meglio
collocarle a lavori ultimati perché non ci intralcino), si
sistema l’impianto
elettrico, interruttori, Timer, etc.
Se si desidera dotare la vasca di pietra porosa occorre
posizionare
subito il suo tubicino sul fondo della vasca (più avanti sarà
impossibile)
appoggiandovi sopra dei pezzi di mattonella che lo ancorino al
fondo (i tubi
dell’aria galleggiano e si fanno strada fra la sabbia!).
Dopo aver ben risciacquato la sabbia se ne dispone uno
strato omogeneo di
circa un centimetro di spessore.
A questo punto si dispongono le pietre, le terrazze, i legni di torbiera. Verificare che siano ben stabili, non si muovano e quindi non possano crollare causando disastri.
Si introduce la restante parte di sabbia avendo
l’accortezza di darle
la giusta pendenza e che ricopra abbondantemente tutto ciò che
deve essere
nascosto all’occhio dell’osservatore.
Si controlla che tutti i collegamenti elettrici siano in
ordineo senza però
dare ancora tensione alla vasca (non inserire la spina che esce
dalla vasca
nella presa).
Si colloca un foglio di nylon sulla sabbia e gli si
pongono sopra delle
pietre, od altro, al fine di bloccarlo.
Facendola scorrere sul foglio di nylon si introduce
l’acqua riempIendo
la vasca fino a 3/4.
Dopo aver tolto il nylon e ciò che lo manteneva in
posizione si mettono
a posto le piante in base al progetto ed attenendosi alle regole
descritte nel
capitolo sulle piante.
Si riempie completamente la vasca con l’acqua e si
inserisce la spina
della corrente. Si
controlla
che tutto funzioni regolarmente.
L’acquario
dovrà funzionare per almeno una settimana, molto meglio venti
giorni, alla
giusta temperatura, col filtraggio in funzione e le luci accese
prima che si
possano immettere i primi pesci.
Questo
perché il filtro deve potersi popolare di batteri e l’acqua deve
stagionare.
L’acquario deve cioè stabilizzarsi.